Come Edith Stein, ridefinendo il concetto di empatia, ci aiuta a riconoscere l’alterità dell’altro e a rispettarla.
Come il bisogno di riconoscimento può diventare “trappola mortale”, che ci impedisce di evolverci.
Si arriva a un momento della vita, non importa l’età, in cui risulta necessario mettere insieme i pezzi dell’esistenza, per definire un puzzle, che ci permetta di rispondere alle fatidiche domande: Chi sono? Da dove vengo? E, soprattutto, dove voglio andare?
Tutto ha inizio alla fine degli anni ’80, quando un esiguo gruppo di ricercatori/imprenditori ha pensato su come accumulare ingenti somme di denaro sfruttando nuove tecnologie, dopo l’enorme diffusione di Internet, nel settore pubblicitario. Ma questo non portava gli ingenti introiti previsti per i loro inserzionisti. Erano destinati al fallimento?
Porsi interrogativi, riflettere, ricercare continuamente la connessione con se stessi, scegliere, o lasciarsi trasportare dal flusso e…vivere con leggerezza?