Cerco un centro di gravità permanente, cantava l’indimenticabile Franco Battiato e a questa ricerca si ispira il titolo della sezione dedicata ad approfondimenti di vario tipo, legati al lavoro che questo sito intende realizzare.
Quello che stiamo vivendo rappresenta un tempo propizio per ricominciare. Tutto infatti ci parla di un punto di rottura.
La corrente sembra trascinarci nell’apocalisse, ma se intuiamo la rotta possiamo invertirla.
Come possiamo vivere in questo vortice, passare in questo cambiamento radicale dell’umanità in modo positivo, creativo, senza subirlo?
Forse ci siamo dimenticati delle premesse storiche che ci hanno portato all’oggi, non ne abbiamo più memoria.
La modernità ha sconvolto la coscienza cosmologica dell’uomo, che si riteneva al centro di un universo chiuso, mentre ora si è ritrovato sperduto nella periferia di una galassia, dove ci sono 100 miliardi di stelle come il sole. La coscienza umana è esplosa, ci siamo ritrovati dispersi e la spiritualità, provocata dalla catastrofe, è stata stimolata alla ricerca di un’esperienza più personale, più profonda. Sulla scia di quest’urgenza di rinnovamento, un essere umano che domina la storia, che rafforza se stesso contrapponendosi, schiavizzando, sottomettendo, dominando l’altro, non regge più e deve fare posto, a un nuovo soggetto che capisce di essere in relazione con l’altro da sé, che è anche all’interno di lui.
Siamo tutti coscienti che un “centro di gravità permanente”, non possa essere ricercato nella vita in costante trasformazione, come di fatto essa è.
Ciò che può sembrare permanente in una fase della nostra esistenza, un attimo dopo non è più lo stesso, perché tutto passa, tutto si trasforma. Lo affermava anche il fisico Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. E di questo avviso erano, molto prima di lui, Eraclito, che affermava che non ci si può bagnare più volte nello stesso fiume, perché il fiume scorre incessantemente e noi stessi cambiamo di continuo e Gautama Budda, che si illuminò alla profonda consapevolezza che un aspetto fondamentale della nostra sofferenza deriva dal non accettare l’impermanenza.
Vorremmo sempre rimanere sani, in forma e mentalmente equilibrati, ma le nostre esperienze di vita ci mostrano che non è e non può essere così… purtroppo, alcuni aggiungono.
Dobbiamo essere consci che ogni stagione della vita ha bisogno di un nuovo centro di gravità.
Tutto dipende dalla nostra capacità di trasformarci e di guardare il mondo che ci circonda con occhi sempre nuovi, illuminati da un forte senso critico, nel guardare dentro e fuori di noi.
Centro di gravità non ha la pretesa di svelarvi misteri nascosti o formule magiche di cambiamento, semplicemente rappresenta uno spazio di riflessione sui temi che troverete in questo sito e che, con molta semplicità, si vogliono condividere con tutti coloro che che avranno la voglia e l’interesse di seguirci.
Parleremo delle tre gocce di corpo, mente e spirito da varie angolazioni, per permetterci e permettervi di ricercare insieme un centro di gravità, di cui tutti abbiamo disperato bisogno.
Scritti, video e altro ci accompagneranno nel nostro viaggio, verso una necessaria trasformazione per la ricerca di sempre nuovi equilibri dentro e fuori di noi.
Buona lettura
Mariella Lajolo e Mimmo Filippone