ENERGIA DEL CORPO

Integratori, integratori e integratori, non si parla d’altro. Ma ne abbiamo veramente bisogno?

A questa domanda non si può che rispondere dipende. Dipende infatti da come ci alimentiamo. Fonti autorevoli consigliano di combattere l’ossidazione (accentuata dallo stress, dal fumo e dall’inquinamento) e affermano che gli antiossidanti equilibrano i radicali liberi, ma non sottolineano sufficientemente il fatto che la maggior parte degli antiossidanti si trova nei cibi di origine vegetale, in particolare nelle verdure a foglia verde e nei semi, nei cereali in chicco, ma se non ne mangiamo…

La dieta mediterranea tradizionale contiene sia macronutrienti (carboidrati, grassi, proteine), sia micronutrienti (sali minerali, vitamine, oligoelementi). La vitamina C è abbondante ovunque… ma se la nostra dieta è basata su cereali raffinati, prodotti animali e da forno…

Si sente molto parlare di integratori e molte pubblicità li raccomandano, in questo momento è una delle maggiori spese farmaceutiche.

Ma il bisogno di integratori dipende dalla dieta.

Se è basata su cereali integrali in chicco, legumi, verdure di stagione, pesce, frutta secca e semi, olio, alghe (quindi prebiotici e fibre) e verdure fermentate, olive in salamoia, tamari o shoyu, acidulato di umeboshi (quindi probiotici), non servono integratori, a meno che non ci siano malattie pregresse. La piramide alimentare che propone la tradizione mediterranea, con alcuni intrecci con la tradizione orientale, contiene sia macronutrienti come: carboidrati, grassi buoni e proteine, soprattutto vegetali e micronutrienti come: sali minerali, vitamine e oligoelementi, che vanno a costruire una perfetta ragnatela, fatta dall’integrazione dei vari componenti (per esempio il calcio non viene assorbito e si disperde nelle urine, affaticando i reni, se non ci sono magnesio, vitamina D e del gruppo B). La vitamina  C, di cui si parla tanto, è abbondante ovunque in un’alimentazione prevalentemente vegetariana, la vitamina E si trova nei cereali in chicco, la vitamina A nelle verdure dolci, la vitamina D nel pesce e nei funghi (non dimentichiamoci dell’effetto del sole), il magnesio nelle foglie verdi (per esempio l’estratto di foglie di sedano riscaldato è un concentrato di magnesio), gli oligoelementi (che aiutano a creare la ragnatela) nei semi, nella frutta secca e nelle alghe, la vitamina B12 nel pesce (in particolare nelle vongole… e vai di spaghetti alle vongole!).

Molto importante è la condizione del fegato, che permette di metabolizzare e quindi assorbire i micronutrienti. Il brodo di clorofilla, quello che io chiamo aperitivo (un semplice decotto d foglie verdi), bevuto prima di cena per un periodo, può essere un buon modo per alleggerire il fegato e curarlo. Avrà un effetto anche estetico, in quanto sgonfierà la pancia.

Chi parla della necessità di integratori, parte dall’idea che abbiamo un’alimentazione carente. In effetti l’alimentazione moderna, ricca di zuccheri e cereali raffinati (pasta e riso bianco), farine 00, oli vegetali, prodotti animali e da forno, prodotti chimici, lo è.

In questo caso gli integratori possono equilibrare (per esempio se uno mangia tanti prodotti contraenti, come i prodotti da forno e i prodotti animali, la vitamina C può equilibrare), anche se non bisogna eccedere con le quantità, oltre a prenderli per un periodo limitato. Infatti le vitamine E, A e D sono utili, ma diventano addirittura tossiche se vengono prese troppo abbondantemente. È fondamentale quindi farlo sotto il controllo medico. Se ci sono carenze, il consiglio più appropriato è cambiare alimentazione, rafforzare il fegato e i reni.

L’unica vitamina necessaria per coloro che non consumano prodotti animali e derivati, i vegani per intenderci, è la vitamina B12, in quanto quella di origine vegetale non è utilizzabile dal corpo, a parte quella contenuta nelle alghe nori.

Ci sono inoltre molte persone che non trattengono la vitamina D, che è quasi un ormone. Ciò deriva da un problema di fegato, organo che viene fortemente indebolito dalla dieta moderna, in particolare dallo zucchero e dai dolci. Dagli anni ’70 lo zucchero di canna è stato sostituito dallo sciroppo di mais, ad alto contenuto di fruttosio, che crea dei depositi di grasso nel fegato e lo indebolisce. Anche i farmaci, la curcuma concentrata, il piccante e i prodotti essiccati, disturbano il fegato. Inoltre lo zucchero e i prodotti tropicali (frutta tropicale, spezie, cacao…) indeboliscono i reni, la cui energia non va esaurita.

Con l’alimentazione che propongo è possibile creare equilibrio e ognuno di noi ha tre opportunità al giorno di creare armonia.

Un piatto è come un quadro, un dipinto, ogni cosa al suo posto.

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