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CURARSI CON IL CIBO (Report conferenza)

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La conferenza è stata molto partecipata, sia come numero, la maggioranza donne, sia come interesse dimostrato. L’ascolto è stato molto attento, molte sono state le domande e le considerazioni del pubblico, avevamo previsto un intervallo/coccola, ma non è stato possibile effettuarlo, tanti erano gli interrogativi e il desiderio di approfondire. Molti si sono fermati anche oltre l’orario per sottoporre questioni personali e chiedere una consulenza personalizzata.

La mia esposizione è partita dal chiarire la differenza tra l’essere una terapista alimentare o una nutrizionista, o una dietologa. Ho specificato che il mio intento consiste nell’aiutare le persone a capire, sulla base della loro costituzione e delle problematiche che portano, come trasformare la direzione della loro salute verso un maggior benessere. Il mio obiettivo è far sì che ognuno si riappropri del proprio potere, per quanto riguarda la propria salute, attraverso la scelta di cosa e come mangiare e dello stile di vita: movimento, relazioni, progetti.

Ho specificato che la maggioranza delle patologie sono legate ad eccessi di cibo, emozioni, abitudini (troppo lavoro, troppo in piedi, troppo seduti, troppo svegli, troppo sollevamento pesi…). Eccessi che possiamo riequilibrare o lasciar progredire il disequilibrio verso la malattia. Ho centrato l’attenzione sull’energia del cibo, distinguendo gli alimenti più carichi di energia: cibi freschi, integri (cereali in chicco, legumi), integrali, della propria fascia climatica, stagionali e quelli poco carichi di energia: trasformati, conservati, ultra processati, raffinati, surgelati.

Ho portato l’attenzione sui carboidrati, definendoli centrali nella dieta umana di ogni popolazione, specificando la differenza tra cereali raffinati e integrali, i primi, zuccheri semplici, giustamente demonizzati e generalmente sconsigliati, i secondi, zuccheri complessi a rilascio lento, quindi in grado di fornire energia per lungo tempo. Anche il latte e i latticini sono stati oggetto di alcune domande, in quanto spesso consigliati erroneamente per prevenire l’osteoporosi e aumentare le riserve di calcio. Abbiamo concluso facendo riferimento alla piramide alimentare e al piatto della salute.

Ritornando alla mia presentazione iniziale, alcuni hanno voluto anche avere informazioni sull’ON ZON SU e sapere in che misura questo trattamento si differenzi dalla riflessologia plantare, di cui più spesso si sente parlare. Spesso associo l’ON ZON SU ai consigli alimentari, in quanto la combinazione dei due trattamenti può potenziare gli effetti curativi, come mi capita di associare il counseling ai consigli alimentari, per accompagnare il cambiamento di abitudini.

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