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4° INCONTRO a “Casa Enrichetta”

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Quarto e conclusivo incontro del percorso, nel corso del quale abbiamo affrontato in special modo la trasformazione acqua, a cui corrispondono, come nel caso di tutte le altre, un organo e un viscere: i reni e la vescica; un colore: il nero; un gusto: il salato.

I reni sono particolarmente importanti in quanto in essi si immagazzina l’energia vitale del cielo anteriore, che determina la nostra costituzione, la durata della vita e la capacità di far fronte a ciò che accade. Essa non può essere riprodotta, ma consumata più o meno velocemente. Come sempre, il concetto di equilibrio ci viene in aiuto, in quanto ci permette di capire che il troppo e il troppo poco sono dannosi per il nostro benessere. Così il sapore salato è gradito ai reni, ma un salato moderato, che possiamo ritrovare nelle verdure o in un condimento come il gomasio (che inoltre contiene molto calcio, in quanto prodotto con 20 cucchiaini di sesamo tostato e uno di sale, successivamente schiacciati con un mortaio), mentre l’eccesso di sale è deleterio per quest’organo, così come lo stare troppo in piedi, troppo seduti, stancarsi troppo, l’eccessiva attività sessuale, il troppo cibo, la riduzione drastica di esso, il troppo freddo, soprattutto lo scoprire la zona lombare e la pancia, come di moda attualmente.

Per la medicina cinese il digiuno è sconsigliato, in quanto è il cibo a nutrire l’energia vitale e il digiuno prolungato la danneggia. Diverso è far trascorrere più ore possibili dalla cena alla colazione, in modo da permettere un riposo agli organi. Anche il colore nero è particolarmente importante per la trasformazione acqua, che è associata alla stagione invernale, al buio e alla notte. Molto benefici sono i fagioli neri, la soia nera, le lenticchie nere, che associano all’essere un alimento vivo, in grado di germogliare, come i cereali in chicco, il colore nero. La salute dei reni può essere stimata anche dalla condizione delle ossa, dei denti, dei capelli e delle orecchie. Una tipica problematica di cui molte persone dichiarano di soffrire, come gli acufeni, che non ha cura nella medicina allopatica, può essere facilmente affrontata con consigli alimentari e sedute di riflessologia plantare cinese on zon su. I reni patiscono anche lo stress e la paura. Condizione a cui siamo sempre esposti e lo siamo stati particolarmente negli ultimi anni. La combinazione tra il mettere in pratica una cucina adeguata, trattamenti plantari ed eventualmente sedute di counseling, può essere vincente nel trasformare situazioni di debolezza e ansia.

Essendo l’ultimo incontro ho dedicato un ampio spazio al riassumere le cinque trasformazioni, i principi di base della dietetica cinese e a rispondere a molte richieste di chiarimento di chi, avendo preso e riletto gli appunti, aveva dei dubbi. Ho ribadito che un aspetto fondamentale per una cucina adatta ad implementare il benessere e prevenire patologie, è sicuramente consumare alimenti integri, manipolati il meno possibile, integrali, prevalentemente vegetali. Mettere quindi al centro della propria dieta i cereali integrali, i legumi, le verdure di stagione, la frutta, la frutta secca a guscio, il pesce, meglio a carne bianca e di piccola taglia, le uova, 3/4 a settimana. Ridurre la carne, i formaggi, gli affettati, i grassi idrogenati e trans e tutto ciò che contiene zuccheri semplici come: le bevande zuccherate, i cereali raffinati, la maggioranza degli alimenti che vengono addizionati con zucchero, per migliorarne il gusto. Tornare a cucinare, variando gli stili di cottura, in relazione alla stagione: più o meno lunghi la seconda della necessità di rinfrescare o riscaldare il corpo. Ho accennato agli alimenti che accentuano lo squilibrio yin, quelli che accentuano quello yang e di entrambi e ai disturbi ad essi correlati. Ovviamente i consigli dati devono essere considerati generali e da calibrarsi sulla situazione specifica di ogni persona. Infatti difficile e’ spesso rispondere alla domanda: questo alimento fa bene o fa male? In quanto dipende dalla costituzione e dalla condizione specifica e, in caso di patologie, o disturbi importanti, diventa necessaria una consulenza personalizzata, che viene studiata in relazione alla necessità di nutrire un vuoto energetico di un organo o ridurre un pieno.

La cena, gentilmente cucinata dalla nostra cuoca Cristina, non ha potuto essere in linea con la trasformazione acqua, a parte la crema di azuki e gli stessi cotti con carote, sedano e cipolla, in quanto avrebbe richiesto l’uso di verdure non di stagione e stili di cottura molto più lunghi e riscaldanti, come la cottura a strati, lo stufato, il fritto, le zuppe, sicuramente inadeguate alla stagione estiva alle porte. Una partecipante si è cimentata in un dolce a base di riso, che è stato molto gradito dai commensali e ha dato la possibilità di effettuare alcune correzioni e ribadire le necessità di sostituire lo zucchero o il miele con il malto di riso, il riso bianco con un riso integrale o al massimo semi integrale. Cristina si è offerta di cucinare a casa Enrichetta una volta la settimana, con chi desidera sperimentarsi e per fare in modo che queste quattro serate, non rimangano puro erudimento teorico, ma ciò che si è appreso venga applicato alla vita quotidiana. Rimane aperta la chat per postare i piatti che si sperimentano e sciogliere dubbi. Se in futuro ci sarà l’interesse, forse sarà possibile replicare o anche approfondire aspetti specifici. Il clima durante la cena è stato particolarmente vivace, tanto da prolungare i tempi di qualche ora, rispetto al previsto.

Ringrazio tutti/e della partecipazione, dell’interesse e dell’opportunità di approfondire la conoscenza.

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